Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
Spogliar se vole l’omo d’ognecovelle,
cioè en questo stato,
e ne la mente non posseder covelle;
se nell’altro vuole essere chiamato,
dé’ esser purgato dal fuoco:
69 quello è luoco da paragonare.
Abnegare se vole onne volere
che fin al cristallino è nagitto;
e nulla cosa se pò possedere
finente al tempo ch’io ho sopraditto:
queste l’ho certo scritto; — de lo secondo stato
non può essere operato,
76 cioè piú en su la terra, ben me pare.
L’autunni son quadrati,
son stabiliti, non posson voltare;
li cieli son stainati,
lo loro silere me faccion gridare:
o profondato mare, — altura del tuo abisso
82 m’ha certo stretto a volerme anegare.
Anegato onne entelletto è’n un quiito,
però che son ghiacciate tutte l’acque:
de gloria e de pena so sbandito,
vergogna né onor mai non me piacque,
né nulla me despiace, — ché la perfetta pace
me fa l’alma capace
89 en onne loco potere regnare.
Regnare nello regno,
e nello regno sta lo principato;
navigase so segno,
possedè Roma e tutto lo senato:
e questo senatore — si sana onne langore,
95 l’apostolo te puote esercitare.
Puote esercitare un cielo,
che questo cielo sta molto celato;
ha perduto onne zelo,
possedè el trono e tutto el dominato