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li cinque sensi opo t’è domare,
che la morte al core hanno ministrata:
dominazione si può appellare
140 questa signoria cusi beata.
Lo secondo ramo è principato:
en elle creature ordinamento,
che ciò che vede ed ode ed ha pensato,
ciascuna rieca suo consolamento,
145 laudando lo Signor che l’ha creato
per sua pietate e piaceinento;
ciascuna conserva lo suo stato,
reprèndete c’ hai fatto fallimento:
consèrvate lo core en uno stato
150 che sempre de Dio trovi pascimento.
Le vizia, che stanno a la nascosta,
ciascuno se briga de aiutare:
de non lassar l’albergo fanno rosta,
ciascuno se briga de esforzare;
155 l’orden de le potestá se cci acosta,
tutte le virtude fa congregare:
la battaglia dura si s’ è mosta
l’una contro l’altra a preliare;
le vizia si fugono la iosta,
160 lassan lo campo e brigan de mucciare.
L’umilitate la superbia vide:
d’un alto monte si l’ha tralipata;
la envidia, vedendo, si se allide:
la caritade l’arde ed ha brusata;
105 e l’ira, ciò sentendo, si se occide:
la mansuetude si l’ha strangulata;
l’accidia, che unqua mai non ride,
iustizia l’ha troppo ben frustata;
avarizia, c’ha morti li suoi rede,
170 la pietate si l’ha scorticata.
Lussuria si sta molto adornata,
pensa per sua belleza de campare: