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Tanti sono li tumulti — e gli émpeti carnale,
che la ragion tapina — s’enchina a quisti male;
doventa bestiale — e perde omne ragione:
34 tanta confusione — non se porria scoprire.
Da poi ch’è caduta, — conscienzia è mordace;
l’acqua e lo vento posa, — de stimolar non tace!
10cor perde la pace — e perde l’allegreza
38 e viengli tal tristeza, — non si può reverire.
Sospicasi la misera — che ’l saccia omnechivegli;
se vede gent’ensemora, — pensa de lei pispigli;
se gli voi dar consigli, — non par che ci aian loco;
42 perdut’ha riso e ioco — ed onne alegrez’avere.
Borbotanse le cose, — le gente a pispigliare;
11parenti sentolo, — coménzate a lagnare;
lo cor vorria crepare, — tant’ha’lbergate doglie!
46 tentat’ è de rei voglie — de volerse perire.
Lo diavolo ce rieca — mala tentazione:
— Que fai, detoperata — d’onne tua nazione?
Questa confusione — non è da comportare;
50 molte fa desperare, — en mala morte finire. —
Guarda, non glie credere! — ché gionge al mal el peio;
ché questa tua caduta — si pò aver remeio:
contra te fa asseio — de volerte guardare,
54 con pianto confessare; — si porrai reguarire.
Vedete li pericoli — con breve comenzate,
che nascon gli omicidii — e guastan le casate;
guardate ve a l’entrate — che non entre esto foco!
58 si se cce anida loco, — noi porrai scarporire.
Or vedete el frutto — del mal delettamento:
l’alma el corpo ha posto — en cotanto tormento;
siate recordamento, — frate, la guarda fare;
62 se vói l’alma salvare, — non ce stare a dormire.