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De pericoli che intervengono a l’uomo
CHE NON GUARDA BENE EL VISO ED ALTRI SENTIMENTI
O frate, guarda’l viso, — se vuoi ben riguarire!
ca mortai ferite a l’alma — spesse fiate fon venire.
Dal diavolo a l’alma — lo viso è ruffiano,
e quanto può se studia — de mettergliela en mano;
se ode fatto vano, — reportalo a la corte:
6la carne sta a le porte — per le novelle audire.
Audita la novella, — la carne fa sembiaglia
e contra la rascione — si dá grande battaglia,
e suo voler non smaglia — con la voglia emportuna;
se trova l’alma sciuna, — fallase consentire. io
Conscienzia resiste, — demostra lo peccato:
— Dio ne siria offeso — e tu sirie dannato. —
Lo corpo mal vezato — risponde com’è uso:
14 — Dio si è piatuso, — lo me porrá parcire. —
La veretá risponde: — Tu alleghi falsamente:
ché Dio mai non perdona — se non è penitente;
pentir sofficiente — non l’hai in tua redetate:
18partirte dai peccate — con verace pentire. —
La carne dice: — Io ardo, — non lo posso portare,
satesfamme está fiata, — che me possa posare;
vogliote poi iurare — de starte sempre suietta;
22sirò si casta e netta — che te sirá em piacere. —
Responde la ragione: — Serie detoperata,
e poi da omne gente — serie sempre adetata;
ecco la mal guidata — confusion de parente,
26che fa tutta sua gente — con gran vergogna gire! —
Lo diavolo ce parla — ed ensegna: — Questa posta
tu la puoi far occulta, — d’omne gente nascosta;
passa questa giostra, — nullo pensar facciamo:
30se piú lo’nduciamo, — tosto porri’ empascire. —