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LXX

De le quattro virtú cardinale

Alte quattro virtute — son Cardinal chiamate,
o’nostra umanitate — perfece lo suo stato.
Como l’uscio pòsase — nel suo cardinile,
cusi la vita umana — è ’n questo quadrato stile:
anima ch’amantase — questo nobel mantile,
6puòse chiamar gentile, — d’onne gioia adornato:
La prima è la prudenza, — lume dell’entelletto;
la seconda è iustizia, — che esercita l’affetto;
la terza è fortetude — contra l’averso aspetto;
la quarta è temperanza — contra van delettato. io
Altissima prudenza, — baila de la ragione,
demostri el ben, el meglio, — lo sommo a la stagione;
demostri el male, el peio, — el pessimo, e la cagione
14e la dannazione — c’hane l’uomo dannato.
Altissima prudenza, — col mercatar sotile
de trare cose utile, — non sia cosa si vile:
beato quel coragio — che tien ritto tuo stile;
pòsse chiamar gentile, — degno de grande stato. iS
Non par che la prudenza — possa ben operare
senza l’altre virtute — che la degon aitare:
envita la iustizia — che ce deggia albergare,
22che deggia esercitare — ciò che ella ha pensato.
’N estante la iustizia — posta ha legge al core,
che sopra onne cosa — sia amato Dio signore
con tutte le potenzie — e con onne fervore:
26ché glie s’affá l’onore — d’esser cusi amato.
Iustizia constregne — lo prossimo d’amare;
ca, se è verace amore, — loco se voi mostrare:
corno lauro al fuoco — se fa paragonare,
30cusi si voi provare — l’amor ch’aggi albergato.