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Vidde te stare en aere — beato fra Monaldo,
o’ stava a predicare — santo Antonio entanno:
en croce te mostranno, — frati benediceve,
34poi li despareve, — conio trovam contato.
La settima a la Verna: — stando en orazione,
sopra quella gran penna — con gran devozione,
mirabel visione, — serafin apparuto,
38crucifisso è veduto — con sei ale mostrato.
Encorporòtte stimate, — lato, piede e mano;
duro fòra a credere — se noi contam de piano:
staendo vivo e sano, — molti si l’on mirate;
42la morte declarate, — da molti fo palpato.
Fra l’altri santa Chiara — si l’apicciò coi denti,
de tal tesaro avara — essa con la sua gente;
ma non gli valse niente, — ca gli chiovi eran de carne,
46si corno ferro stane — duro ed ennervato.
La sua carne bianchissima, — co carne puerile,
enante era brunissima — per gli freddi nevili;
l’amor la fe’gentile — che par glorificata,
50d’onne gente amirata — de mirabel ornato.
La piaga laterale — conio rosa vermiglia:
lo pianto era tale — ad quella meraviglia,
vederla en la simiglia — de Cristo crucifisso,
54lo cor era en abisso — veder tal spechiato.
O pianto gaudioso, — pieno d’amiranza,
pianto delettoso, — pieno di consolanza:
lacrime d’amanza — ce fuor tante gettate,
58veder tale movetate, — Cristo nuovo piagato.
Giú da le calcagna — agli occhi tra’ l’umore
questa veduta magna — d’esto enfocato ardore;
a li santi stette en cuore, — en Francesco fuor è uscito
62lo balsamo polito — che ’l corpo ha penetrato.
En quella altissima palma — o’ salisti, Francesco,
lo frutto pigliò l’alma — de Cristo crucifisso;
fusti en lui si trasfisso, — mai non te mutasti:
66co te ce trasformasti — nel corpo è miniato.