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Lo mondo n’è stupito: — conceper per audito,
lo corpo star polito — a non essere toccata;
sopr’omne uso e ragione, — aver concezione,
33 senza corruzione — femena gravedata;
sopre ragione ed arte, — senza sementa latte:
tu sola n’hai le carte — e sènne fecondata.
O pregna senza semina, — non fu mai fatt’en femina
37 tu sola sine crimina, — null’altra n’è trovata.
Lo verbo creans omnia — vestito è’n te, Virginia,
non lassando sua solia, — divinitá encarnata.
Maria porta Dio omo, — ciascun serva’l suo conio;
41 portando si gran somo — e non essere gravata.
O parto enaudito, — lo fígliol partorito
entro del ventre uscito — de matre segellata!
A non romper sogello — nato lo fígliol bello,
45 lassando lo suo castello — con la porta serrata!
Non siria convegnenza — la divina potenza
facesse violenza — en sua cas’albergata.
O Maria, co facivi — quando tu lo vidi vi?
49 or co non te morivi — de l’amore afocata?
Co non te consumavi — quando tu lo guardavi,
ché Dio ce contemplavi — en quella carne velata?
Quand’esso te sugea, — l’amor co te facea,
53 la smesuranza sea — esser da te lattata?
Quand’esso te chiamava — e mate te vocava,
co non te consumava, — mate di Dio vocata?
O Madonna, quigli atti — che tu avev’en quigl fatti,
57 quigl’enfocati tratti — la lengua m’han mozzata:
Quando’l penser me struge, — co fai quando te suge
lo lacremar non fuge — d’amor che t’ha legata.
O cor salamandrato — de viver si enfocato,
61 co non t’ha consumato — la piena enamorata?
Lo don della fortezza — t’ha data stabilezza
portar tanta dolcezza — ne l’anema enfocata!
L’umilitate sua — embastardio la *:ua,
65 ch’ogn’altra me par frua — se non la sua sguardata.