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XL

Como li angeli domandano a Cristo
la cagione de la sua peregrinazione nel mondo

     — O Cristo onnipotente, — dove se’ enviato?
perché peligrinato — ve sete messo ad andare?
     Molto me maraviglio — de questa vostra andata,
persona tanto altissima — metterse a desperata;
non ne se’ stata usata — de volere penare.
     — Lo divino consiglio — sí ha deliberato
ch’io venga nel mondo — ad om ch’è desformato,
e facciace parentato, — ch’io l’ho preso ad amare.
     — Que oporto t’ha l’omo — per cui vai fatiganno?
Ène da te fugito, — a te non torna danno;
déi pagar gran banno. — non lo può satisfare.
     — Tutto lo debito c’hane — io sí lo pagheraggio,
ed entra Dio e l’uomo — pace sí metteraggio,
e sí la firmaraggio — che non se deggia guastare.
     — Como porrai far pace — fra Dio e l’om mondano,
ché l’omo vol esser Dio — e Dio vol l’om sottano?
E questo è tal trano — che nul om pò placare.
     — S’io me faccio omo, — omo ha suo entendimento
ed, en quanto omo, — a Dio farò suiacemento;
farocce giognemento — ciascun suo consolare.
     — Ecco che vien nel mondo, — como vorrai venire?
buon è che l’om lo saccia; — facciatelo bannire,
ché se possa sentire — como lo vol sanare.
     — Io l’ho fatto bannire — ch’ogn’om venga a la scola;
la divina scienzia — ensegnar aggio gran gola;
e questa è la cagion sola — che l’om voglio amaestrare.