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     Scritti sul santo legno de la vita
per tua pietá, Iesú, ci representa;
la tua scrittura giá non sia fallita,
el nome che portam de te non menta;
la mente nostra sta di te condita,
dolcissimo Iesú, fa che te senta
e strettamente t’ami con ardore.
     Ardore che consumi ogni freddura,
e sí purghi ed allumini la mente,
onne altra cosa fai parere oscura,
la quale non vede te presente,
che omai altro amor non cura
per non cessar l’amor da te niente,
e non ratepidar lo tuo calore.
     Calor che fai l’anima languire,
ed el core struggi de te infiammato,
che non è lengua che ’l potesse dire,
né cuor pensare, se non l’ha provato;
oimè, lasso, fammete sentire,
deh! scalda lo mio cor de te gelato!
Che non consumi in tanto freddore!
     Freddi peccatori, el gran fuoco
nello inferno v’è apparecchiato,
se in questo breve tempo, che è sí poco,
d’amor lo vostro cor non è scaldato;
però ciascun se studie in onne luoco
dell’amor di Cristo essere abrasciato
e confortato dal suave odore.
     Odor che trapassi ogni aulimento,
chi ben non t’ama, bene fa gran torto;
chi non sente lo tuo odoramento,
o elli è puzzolente o elli è morto;
o fiume vivo de delettamento,
che lavi ogni fetore e dái conforto
e fai tornare lo morto in suo vigore!