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232 lauda xciii


     Figlio bianco e biondo, — figlio, volto iocondo,
figlio, perché t’ha el mondo, — figlio, cusí sprezato?
     Figlio, dolce e piacente, — figlio de la dolente,
figlio, batte la gente — malamente trattato!
     O Ioanne, figlio novello, — morto è lo tuo fratello,
sentito aggio ’l coltello — che fo profetizato.
     Che morto ha figlio e mate — de dura morte afferrate,
trovarse abracciate — mate e figlio abracciato1.



  1. La soprascripta lauda pertinente a la Madonna è posta in questo loco per clausura de le precedente: el principio de le quali è pur da lei: e per uno separamento da le seguente laude trovate in diversi libri. Le due proxime erano in uno libro antiquo scripto de l’anno m.ccc.xxxvi. in la citá de Perugia: e non in altri libri maxime todini: et in la seconda si vede certi defecti [Nota del Benaccorsi].