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LXI
De san Francesco e de sette apparizione de croce
a lui e de lui fatte
O Francesco povero, — patriarca novello,
porti novo vexello — de la croce signato.
De croce trovam sette — figure demostrate,
como trovamo scrette — per ordene contate,
aggiole abbreviate — per poterle contare;
encresce l’ascoltare — de longo trattato.
La prima, nel principio — de tua conversione,
palazo en artificio — vedesti en visione;
piena la magione — de scude cruciate,
l’arme demostrate — del popol che t’è dato.
Stando en orazione — de Cristo meditanno,
tale enfocazione — te fo enfusa entanno,
sempre puoi lacremanno — quando te remembrava,
Cristo te recordava — nella croce levato.
Cristo te disse allora: — Se vuol po’ me venire,
la croce alta, decora — prende con gran desire;
e te anichilire, — se vuol me seguitare,
te medesimo odiare, — el prossimo adamato. —
La terza fiata stanno — a guardar a la croce,
Cristo te disse entanno — con gran suono de voce;
per nome clamò el doce — Francesco tre fiata:
— La chiesa è sviata, — repara lo suo stato. —
Poi, la quarta fiata, — vidde frate Silvestro
una croce enaurata — fulgente nel tuo petto;
el draco maledetto, — ch’Asise circondava,
la voce tua el fugava — de tutto lo ducato.