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108 | lauda xlvi |
Venite a veder meraveglia — che posso mo portar le vergogne,
che tutto ’l tempo passato — sempre da me fuor da logne;
or me dá un’alegreza, — quando vergogna me iogne,
però che con Dio me coniogne — nella sua dolce abracciata.
O fede lucente, preclara, — per te so venuto a sti frutti;
benedetta sia l’ora e la dine — ch’io credetti a li toi mutti;
parine che questa sia l’arra — de trarme a ciel per condutti;
l’affetti mei su m’hai redutti — ch’io ami la tua redetata.