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I
La Bontate se lamenta
che l’Affetto non l’á amata;
la Iustizia á appellata
ché i ne deia rason fare.
La Bontate à congregate 5
seco tutte creature
e denante al iusto Deo
sí fa molto gran remore:
che sia preso el malfattore,
siane fatta gran vendetta, 10
ché à offesa la diletta
nel suo falso delettare.
La Iustizia enn estante
l’Affetto sí à pigliato
e con tutta sua famiglia 15
en preson l’à ’ncarcerato,
ché dé’ esser condennato
de la ’niuria c’à fatta;
tràlisse fore una carta,
qual non pò contradiare. 20
L’Affetto pensa ensanire,
po’ che sse sent’en presone,
ché solía aver libertate,
or soiace a la Rasone;