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T. Titiro ne sorrise, e già tutt’uno
135Nel medesmo pensier, del magno alunno,
E dell’intero gregge, i detti accolse.
Ma poichè omai del Sole i corridori
L’etra fendean così verso la china,
Che l’ombra già vincea le cose tutte;
140Tolte le verghe i due pastor, lasciando
La gelida convalle, e in un le selve,
Ritornarono dopo alle lor gregge,
E da di là le irsute pecorelle
Contente si moveano innanzi, come
145N’andassero di nuovo ai paschi molli.
Nascosto intanto, e di quel sito appresso,
Stava l’accorto Jola; ei tutte cose,
Qual intenderle seppe, a me feo conte;
E s’egli a me, Mopso, io per te le pinsi.