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dinamento economico, dove uomini vivono.... cioè, no.... oppure, sì.... uomini vivono senza lavorare, e uomini, pur lavorando, non vivono! Capisci? Noi diciamo al Popolo: “Tu sei tutto! Tu puoi tutto! Unisciti, e detta la tua legge e il tuo diritto!„

— Bravissimo! — esclamò il Préola. — Permetti che parli io, adesso?

— La tua legge e il tuo diritto! — ripetè ancora una volta il Pigna, furioso. — Parla, parla

— E non t’offendi?

— Non m’offendo: parla.

— Fosti, sì o no, sagrestano fino a poco tempo fa?

Propaganda si voltò di nuovo a guardarlo, stordito.

— Che c’entra questo?

E il Préola, placido:

— Non devi offenderti! Rispondi.

— Sagrestano, sissignore, — riconobbe il Pigna, coraggiosamente. — Ebbene? Che vuoi dire con ciò? Che ho cambiato colore?

— No, che colore! Lascia stare....

— Ho imparato a conoscere i preti, ecco tutto!

— E a far figliuoli, — raffibbiò il Préola: — sette figlie femmine, tutte di fila; lo puoi negare?

Nocio Pigna si fermò per la terza volta a guatarlo. Aveva promesso di non offendersi. Ma dove voleva andare a parar colui con quell’interrogatorio? Aveva perduto il posto alla chiesa, perchè una delle figliuole, la maggiore, e un certo canonico Landolina....

— Col patto, oh, di non toccare certi tasti, — lo prevenne, scombuiandosi e abbassando gli occhi.

— No no no, — disse precipitosamente il Préola, con una mano al petto. — Senti, Nocio, io sono, a giudizio de’ savi universale, quel che si dice un fara-