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Anna, con la candela in mano innanzi alla porta, presso la madre, rimase come sopraffatta, insaziata dell’ultimo abbraccio frettoloso al figlio, che correva accanto allo zio, giù per la ripida viuzza a scalini, nel bujo ancor fitto.
— Figlio mio! figlio mio! — gemeva tra sè.
— Tu, Ninuccio, lo rivedrai, — le disse piano la madre. — Io, Roberto.... chi sa!
Udirono nel silenzio profondo il rotolio della vettura che s’allontanava. E Anna levò gli occhi pieni di lagrime al cielo, dove le stelle, per lei, vegliavano religiosamente.
FINE DEL PRIMO VOLUME.