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               I deserti, i monti, i mari,
                    Son confini da lunari,
                                        Sogni di geografi
               .....E tu pur chetati, o Musa,
                    Che mi secchi con la scusa
                                        Dell'amor di patria.
               Son figliuol dell'universo,
                    E mi sembra tempo perso
                                        Scriver per l'Italia.

S’eran levati tutti in piedi, tranne Pompeo Agrò, e applaudivano calorosamente.

— Signori miei, signori miei, — disse allora Filippo Noto, tirandosi con le dita adunche i polsini di sotto le maniche, — siamo giusti, signori miei: non pigliamocela con loro, perchè il torto è tutto nostro! sì, nostro! di noi cristianelli! Quando noi sentiamo dire: “Vogliamo che a ciascuno si dia secondo le sue opere! Vogliamo che la personalità umana possa elevarsi sopra la vita materiale! Vogliamo che ciascuno trovi pane e lavoro!„ — noi borghesucci ignoranti, noi cristianelli pietosi, siamo i primi ad applaudire....

— Ma sfido! ma sfido! ma sfido! — gridò il Ceràulo. — Nei voti per la felicità universale, sfido! tutti gli animi onesti si trovano d’accordo.

— Bravo, sì, e i socialisti, ahm! aprono la bocca, e voi ci cascate dentro, — rimbeccò pronto Filippo Noto. — Fanno intravedere un ideale d’umanità o di giustizia, che a nessuno può dispiacere, di cui tutti debbono essere entusiasti; e così fanno proseliti alla loro causa fra quelli che non sanno distinguere la poesia dell’ideale dalla realtà della vita sociale, caro Ceràulo! Ingenui, ingenui che non sanno domandarsi neppure se i nuovi metodi non siano tali da render mille volte maggiori le ingiu-