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allo sposo.... Sarà uno spettacolo impagabile! Dici sul serio, Lello?
— Se avessi il cuore tranquillo.... — ripetè Nicoletta. — Iersera ti sei trattenuto qua, chi sa quanto.... Non t’ho sentito venire a letto....
— Ma tutta questa corrispondenza elettorale, non vedi? — le disse egli, indicando la scrivania. — Zio Salesio, santo Dio, almeno in questo, potrebbe ajutarmi....
— Oh sì, zio Salesio! — esclamò ella. — Se fossero pasticcini....
— Basta, — disse Capolino. — Non perder tempo, va’ va’.... O aspetti la carrozza?
Nicoletta fece con gli occhi il gesto di chi si rassegna a credere non convinto, e sospirò:
— Se è vero che vai a Siculiana, al ritorno, verso sera, passando dallo stradone, non potresti venire a Valsanìa?
— Ah, potendo, figurati! — rispose egli. — Ma se gli amici.... Non ritornerò solo.... Se potrò.... dico, se potrò lasciarli....
Tese le labbra per baciarla. Ella ritrasse il capo, istintivamente, temendo di guastarsi l’acconciatura.
— Perchè? — disse.
— Perchè mi piaci, così.... Non vuoi darmi un bacio?
— Piano, però....
Furono sorpresi dalla vecchia cameriera, la quale veniva ad annunziare che la carrozza del Salvo era arrivata. Nicoletta si staccò subito dal marito.
— Ecco, vengo, — disse alla serva; poi, tendendo la mano al marito: — E allora, a rivederci.
— Divèrtiti, — le augurò Capolino.
Quella vettura, per una cittaduzza come Girgenti, era proprio di più; goffa ostentazione di lusso e di