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tutti, senza paura, capisci? Non c’è bisogno di guerra, mettiti bene in mente questo! Noi vogliamo anzi cantare inni di pace, caro mio. Il Fascio è come una chiesa! E chi entra nel Fascio....

Voscenza mi lasci andare....

— Aspetta, ti voglio dir questo soltanto: chi entra nel Fascio, entra a far parte d’una corporazione che abbraccia, puoi calcolare, i quattro quinti dell’umanità, capisci? i quattro quinti, non ti dico altro.

E agitò innanzi a quegli occhi le quattro dita d’una mano: poi riprese:

— Unione, corpo di Dio, e siamo tutto, possiamo tutto! La legge la detteremo noi: debbono per forza venire a patti con noi. Chi lavora? chi zappa? chi semina? chi miete? date tanto, o niente! Questo per il momento. Il nostro programma.... Vieni, ti spiego tutto....

Voscenza mi lasci andare.... Non è per me....

— Come non è per te, pezzo d’asino? se si tratta proprio di te, della tua vita, del tuo diritto? Pensaci, figlio! Guarda: il Fascio è qua. Mi trovi sempre.

— Sissignore, bacio le mani.... Per carità, come se non le avessi detto niente....

E, voltate le spalle, se n’andò randa randa, guardingo. Nocio Pigna lo seguì un pezzo con gli occhi, scrollando il capo.