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avere per lo meno cinquant’anni.... Ne dimostra trentacinque, trentotto al più.... Geniale, spregiudicato, alla mano. Dicono che ha più debiti che capelli. Me l’immagino! E.... gallo, oh! Matto per le pollastrelle. Sua Eccellenza il ministro d’Atri pare ne debba sapere qualche cosa....

Presi gli accordi per la mattina seguente, Capolino andò via con Ninì De Vincentis.

— Mi raccomando per Nicoletta! Prudenza alla vigilia! — gli gridò dietro il D’Ambrosio dall’usciolo del cortile, facendosi portavoce delle mani; poi, come se avesse veduto un cane arrabbiato: — Scànsati, Gnazio! scansati! Passa là! passa là!

Capolino e Ninì De Vincentis si voltarono a guardare, ridendo, e videro alle loro spalle Nocio Pigna, Propaganda, che scendeva per la stessa via col lungo braccio penzoloni e l’altro pontato a leva sul ginocchio. Propaganda si voltò anche lui, iroso, verso il D’Ambrosio, sbarrò gli occhi lustri da matto, e levando il braccio, gli scagliò la parola, ch’era per lui il più grave marchio d’infamia:

— Ignorante!


Propaganda e compagnia.


E aveva più che mai il diritto, adesso, di bollar con questo marchio tutti i suoi nemici, borghesi e preti e titolati. Propaganda: il Fascio, a dispetto della Prefettura e del Municipio, della Polizia e del Comando militare, era riuscito finalmente a metterlo su.

Sissignori, anche a Girgenti, nel paese dei corvi e delle campane a morto, il Fascio.