Pagina:I vecchi e i giovani Vol. I Pirandello.djvu/107


— 102 —

soglia de la cappella, più dentro che fuori; e questa pareva a Sciaralla un’ingiustizia del Préola, bell’e buona.

In qualità di capitano, egli si riteneva degno di sedere per lo meno accanto al Préola stesso, se non subito dopo il Principe, ecco.

Apertamente no, non se ne lagnava, per prudenza; ma ci pigliava certe bili! E come d’un peccato d’invidia se n’era confessato a don Lagàipa, che ogni domenica veniva a Colimbètra a dir messa.

— Almeno innanzi a Dio dovremmo essere tutti uguali, ecco!

Tutti, escluso il Principe; non c’era bisogno di dirlo.

Ma lui, Sciaralla, non si lagnava perchè voleva esser favorito, messo innanzi, distinto dai suoi subalterni al cospetto di Dio? Le corna aveva dunque, Le corna e la coda del demonio, quella sua riflessione, che pur sembrava giunta a prima giunta.

Così don Illuminato Lagàipa aveva tappato la bocca a Sciaralla.

E Sciaralla un sospirone.

Vera tentazione del demonio era intanto quella statua nuda, lì innanzi alla cappella, per tutti quegli uomini di guardia che dovevano star fuori. Mentre le labbra recitavano le preghiere, gli occhi andavano lì, e... certe caldane! S. E. il Principe, tanto devoto, non avrebbe dovuto tenere così esposta quella nudità. Oh maledetta! Sembrava viva, sembrava....Le povere donne di servizio abbassavano gli occhi, ogni volta, passando; e anche don Illuminato li abbassava, pezzo d’ipocrita!

Ridevano intanto, fiorenti, le mirabili forme della dea decapitata, emersa dal tempo remoto, nata da uno scalpello greco, da un artefice ignaro che la