Pagina:I ricordi del Capitano D'Arce.djvu/96

86 I ricordi del Capitano D'Arce


Insomma, era scritto lassù. Ella non avrebbe voluto, no, davvero, per timore del poi, per timore di lui e di sè stessa.... e di Casalengo pure, giacchè non era cattiva in fondo. Ma allorchè volle proprio, coll’anima e col corpo.... Tanto peggio! Almeno non volle essere nè ipocrita nè egoista. Aveva sempre pagato del suo la festa, in moneta di lagrime e di onte segrete; e non doveva nulla a nessuno, neppure al Casalengo, cui aveva dato il diritto di mostrarsi geloso sacrificandogli tutto quando non l’amava più.

Come Aldini ricevette l’ordine d’imbarco, e minacciava di dare la dimissione, di tagliarsi la gola, un mondo di cose, ella gli disse:

— No, Riccardo. Verrò con voi... dovunque....

Una proposta che lo sbalordì, povero Aldini, quasi presentisse già il momento in cui doveva pesargli come una catena, quella dolce compagna che gli buttava le braccia al collo. Ma allora vide soltanto le belle braccia delicate che l’avvincevano, e le labbra fragranti che gli si promettevano per sempre. Ella forse, sì, ebbe la visione di quel giorno, nella nube che le misero agli occhi innamorati le lagrime di tenerezza.

- Sì, viaggerò anch’io. Non ho nulla che mi trat-