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Carmen 79

non mangiarsela cogli occhi. Ella se ne avvide, e mise cinque minuti buoni a infilarsi il guanto, in premio dell’ammirazione muta che le tributavano gli occhi sinceri del giovinetto, i rossori fugaci, le parolemozze... Da abbracciarlo, lì, dinanzi a tutti quanti! E gli lasciò in pegno il ventaglio, tornando a ballare il valzer — un legame, lo scettro della sultana.

— Eccoti comandato.... servizio particolare! — gli disse Casalengo ridendo. — Se avevi qualche impegno, ti scuserò io, caro Riccardo,...

— No! Oh no! — esclamò Aldini, stringendo forte il ventaglio colle due mani.

Adesso osservava alla sfuggita, con una curiosità inquieta e rispettosa, il suo amico Casalengo, la forte giovinezza di lui come curva sotto un giogo, il sorriso distratto sulle labbra riarse, le frasi stonate, il pensiero fisso, l’ardore segreto, la ruga impercettibile e quasi nascosta fra le ciglia, gli sguardi erranti, suo malgrado, attratti dalla donna amata che gli fuggiva dinanzi nelle braccia di un altro, raggiante, e gli buttava in faccia il sorriso, il profumo, il vento dell’abito, la nudità delle spalle, tutte le seduzioni, i fantasmi dell’amore e della donna, quali erano passati dinanzi agli occhi a lui pure, Aldini, nelle calde