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— No, non mi tentate, Casalengo! Sapete che mi chiamano Carmen! Il vostro amico è “biondo e bello e di gentile aspetto;„ è ingenuo, timido e cavalleresco;... ritorna adesso dagli antipodi.... Insomma, mi piace assai. Non voglio conoscerlo. — Essa gliel’aveva detto!

Invece Casalengo credeva che scherzasse: leggerezza, vanità, orgoglio d’amante che fosse stato in lui; cecità di stolto che Dio voglia perdere; incanto di quelle labbra che avrebbero fatto commettere qualsiasi sciocchezza per vederle sorridere ancora in siffatta maniera; distrazione procuratagli dai monili serpentini che tintinnavano scorrendo giù pel braccio nudo, il quale levavasi minaccioso, col dito rivolto al cielo: — Guardate, Casalengo! C’è un Dio lassù per queste cose!...