Pagina:I ricordi del Capitano D'Arce.djvu/79


Nè mai, nè sempre 69

cieco di rabbia e di gelosia — e stavolta poi con ragione, almeno all’apparenza. — Il cuore le parlava, a lei!

Ciò che allora accadde può bene immaginarsi; perchè anche dei gentiluomini, in certe occasioni, perdono il lume degli occhi tale e quale come dei semplici facchini. Una scena terribile e tale da guarire in un momento di ogni tentazione passata e futura la povera donna che faceva sforzi disperati per svenirsi. Mai più, mai più potè levarsi dagli occhi il gesto di Alvise che aggiustavasi la cravatta, cercando il cappello per uscire insieme al suo nemico mortale, e andare a tagliarsi la gola d’amore e d’accordo. Fuori di sé, derelitta, andò un’ora dopo a bussare alla porta di lui.

Alvise parve stupefatto.

— Voi!... qui!

— Oramai!... — balbettò ella smarrita. — Oramai.... siete il mio amante....

— Ma no, amor mio!... è impossibile!...

— E dove volete che vada adesso?

— A casa vostra. Non temete. Vostro marito è un gentiluomo. Tutto è accomodato.

— Accomodato, in che modo?