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62 | I ricordi del Capitano D'Arce |
Ginevra.... Bella e buona tanto!... Finalmente!... Povera bimba.... come le batte il cuore!... Qui, qui sul mio!...
— Ditemi, — rispose invece lei, sempre colla boccetta sotto il naso. — Non potreste aprire quella finestra?
— Ah! — esclamò Casalengo, lasciandosi cadere le braccia. — Ah!
Ella si pentì subito d’essersi lasciata sfuggire quelle parole che erano state una fitta al cuore del povero innamorato, e sedette rassegnata, scusandosi col dire:
— Ma si soffoca qui!...
— Perdonatemi.... C’è un mondo di gente alla finestra dirimpetto.... Non ho potuto trovare di meglio.... per la vostra sicurezza....
— Vi ringrazio. Avete ragione.
Adesso rimanevano in silenzio l’uno rimpetto all’altra, imbarazzati e quasi cerimoniosi. Talchè lei, buona in fondo, se ne avvide, e volle togliersi i guanti e la veletta, per compiacenza, cercando ove posarli. Poi, a buon conto, cacciò ogni cosa nel manicotto, che si tenne in grembo.
— Scusatemi, Alvise.... Vi sembrerò strana.... Sono tutta.... così!...