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Giuramenti di marinaio 35

si farebbe in quattro pe’ suoi amici.... E per questo che ne ha molti... e devoti... voi, Alvise.... Mi sembra di vederlo quel diavolo di Alvise, a combinare il giochetto per nascondere a quell’orso di marito l’innocente scappata d’oggi... d’accordo con Ginevra... Il solito giuoco di bussolotti... là, là, e là!...

Questa volta essa aveva il sorriso diabolico in bocca, mentre picchiava sul parapetto colla mano nuda. Era sempre stata la mia passione quella mano un po’ lunga, un po’ magra, che diceva tante cose e faceva perdere la testa. Mi chinai su di essa e la baciai.

Ritirò la mano, lentamente, senza dir nulla; ma il sorriso le morì sulle labbra che parvero tremare e scolorirsi.

— Ecco come siete, tutti quanti!... — mormorò dopo un momento, guardandosi intorno, e passandosi la mano sul viso.

Eravamo soli, nascosti dalla parete della scala; la presi per forza e la baciai sulla bocca avidamente, felice di sentire che già si abbandonava, come fosse la prima volta.

— Dite la verità — mi chiese poi — Ve la siete fatta dare apposta la cabina accanto alla mia?

Alvise aveva ragione di dire che era una simpa-