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Ultima visita 161

ridevano negli occhi del bel giovane biondo, che si accesero anch’essi un istante di una luce più viva, malgrado il loro riserbo mondano, com’era passata una carezza nel tono della voce che voleva sembrare disinvolta e scherzevole.

— Davvero... — soggiunse lei. — Alle volte, sapete... in certi momenti deliziosamente tristi....

Essa parlava gaiamente della morte nel fervore della festa, al ritmo del valzer di Chopin che l’eccitava vagamente, splendente di gemme e di bellezza, sotto gli occhi innamorati di Ginoli. All’uscire di casa Roccaglia, in mezzo alla scorta di galanti che si affrettavano a metterle la pelliccia sulle spalle, a darle il braccio, ad aprir lo sportello del legnetto tiepido e profumato come un nido, aveva sentito un brivido scenderle per le belle spalle nude, ancora ansanti pel valzer, sotto la lontra del mantello. Il suo medico, il medico delle signore eleganti, era venuto il giorno dopo a fare quattro chiacchiere, sprofondato nella gran poltrona ai piedi del letto, buttando giù svogliatamente prima d’andarsene, senza togliersi i guanti, due o tre lineette della sua bella scrittura da signora su d’un foglietto medioevo con la corona a cinque foglie.