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“Vorrei morir....„

Donna Vittoria cantava divinamente. Però gli amici che frequentavano la sua casa (casa Delfini era una specie di succursale del Circolo) l’udivano raramente. Essa pretendeva che il canto l’affaticasse; soleva dire ridendo che sarebbe morta di una malattia di petto. — Per questo motivo, allorché compariva ai balli o al teatro, nel turbinio infaticabile della vita elegante, splendente di bellezza e scollacciata sino al dorso, su quel petto delicato ch’era rimasto una meraviglia dopo dieci anni di matrimonio, fioccavano i complimenti e i madrigali dei suoi adoratori. — Ne aveva tanti!... — essa diceva con quel sorriso che faceva palpitare il bel nasino arcuato — per far la guardia alla sua virtù, guardandosi in cagnesco fra di loro!...