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136 Dramma intimo


— E.... e.... sarai felice.

La figlia le fissava sempre in viso quello sguardo.

— Sì, mamma.

Poi chiuse gli occhi, che sembravano neri nelle orbite incavate. Successe un mortale silenzio. La madre scrutava quel viso pallido e impenetrabile con uno sguardo ardente, arrossendo e impallidendo a vicenda.

A un tratto si fece smorta come lei, e la chiamò con un’altra voce:

— Bice!

Il suo petto si contraeva spasmodicamente, come se qualche cosa vi agonizzasse dentro. Poscia si chinò sulla figliuola, posando la guancia febbrile su quell’altra guancia scarna, e le mormorò nell’orecchio, con un soffio appena intelligibile:

— Senti, Bice.... tu ami?....

Bice spalancò gli occhi all’improvviso, tutta una fiamma in volto. E con quegli occhi sbarrati e quasi paurosi, affascinati dagli occhi lagrimosi della madre, balbettò con un accento ineffabile d’amarezza, e quasi di rimprovero:

— Oh, mamma!...

Allora la sventurata, sentendosi penetrare quella