Pagina:I ricordi del Capitano D'Arce.djvu/113


Prima e poi 103

cavarsi un guanto, capirete! Ma “è pena così dolce„ che tornerei a chiudere gli occhi, e a buttarmi a capofitto nelle spine. — Non con voi, Riccardo, Con voi il bel sogno d’oro è finito, e bisogna metterci sopra la croce delle orazioni funebri.



Il salice piangente stavolta son proprio io, la Ginevra vostra di un tempo.