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che le diritte, ma sono alquanto più difficili da salire. Benissimo riescono quelle, che nel mezzo sono vacue: perciocchè possono avere il lume dal di sopra; e quelli che sono al sommo della Scala veggono tutti quelli, che saliscono, o cominciano a salire, e similmente sono da questi veduti. Quelle che hanno la colonna nel mezzo, si fanno in questo modo, che diviso il diametro in tre parti, due siano lasciate ai gradi, ed una si dia alla colonna, come nel disegno A; ovvero si dividerà il diametro in parti sette: tre si daranno alla colonna di mezzo e quattro ai gradi; ed in questo modo a punto è fatta la Scala della Colonna Trajana; e se si facessero i gradi torti, come nel disegno B, sarebbero molto belli da vedere e, riuscirebbero più lunghi, che se si facessero diritti. Ma nelle vacue si divide il diametro in quattro parti: due si danno ai gradi e due restano al luogo di mezzo. Oltre le usate maniere di Scale, n’è stata ritrovata una pure a lumaca dal chiarissimo Signor Marc’Antonio Barbaro Gentiluomo Veneziano di bellissimo ingegno, la quale nei luoghi molto stretti serve benissimo. Non ha colonna in mezzo: ed i gradi per esser torti, riescono molto lunghi; e va divisa come la sopraddetta. Le ovate ancor esse vanno divise al medesimo modo che le rotonde. Sono molto graziose e belle da vedere: perchè tutte le finestre e porte vengono per testa dell’ovato, ed in mezzo e sono assai comode. Io ne ho fatto una vacua nel mezzo nel Monasterio della Carità in Venezia: la quale riesce mirabilmente.

A Scala a lumaca con la colonna nel mezzo.
B Scala a lumaca con la colonna, e co’ gradi torti.
C Scala a lumaca vacua nel mezzo.
D Scala a lumaca vacua nel mezzo, e co’ gradi torti.
E Scala ovata con la colonna nel mezzo.
F Scala ovata senza colonna.
G Scala diritta col muro di dentro.
H Scala diritta senza muro.

Un’