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Per fare il capitello si divide il piede della colonna in diciotto parti e diciannove di queste parti è la larghezza e lunghezza dell’Abaco, e la metà è l’altezza del capitello con le volute; onde viene ad esser alto nove parti e mezza. Una parte e mezza si dà all’Abaco colla sua Cimasa: le altre otto restano alla Voluta, la quale si fa in questo modo. Dall’estremità della Cimasa al di dentro si pone una parte delle diciannove, e dal punto fatto si lascia cadere una linea a piombo, la quale divide la Voluta per mezzo e si domanda Catheto; e dove in questa linea è il punto, che separa le quattro parti e mezza superiori e le tre e mezza inferiori, si fa il centro dell’occhio della Voluta, il diametro del quale è una delle otto parti: e dal detto punto si tira una linea, la quale incrociata ad angoli retti col Catheto, viene a dividere la voluta in quattro parti. Nell’occhio poi si forma un quadrato, la cui grandezza è il semidiametro di detto occhio e tirate le linee diagonali, in quelle si fanno i punti, ove deve esser messo nel far la Voluta il piede immobile del compasso; e sono, computatovi il centro dell’occhio, tredici centri; e di questi l’ordine che si deve tenere, appare per li numeri posti nel disegno. L’Astragalo della colonna è al diritto dell’occhio della Voluta. Le Volute vanno tanto grosse nel mezzo, quanto è lo sporto dell’Ovolo, il quale avanza oltre l’Abaco tanto, quanto è l’occhio della Voluta. Il canale della Voluta, và al pari del vivo della colonna. L’Astragalo della colonna gira per sotto la Voluta, e sempre si vede, come appare nella pianta; ed è naturale che una cosa tenera, come è finta esser la Voluta, dia luogo ad una dura, come è l’Astragalo; e si discosta la Voluta da quello sempre ugualmente. Si sogliono fare ne gli angoli de’ colonnati, o portici di ordine Ionico i capitelli, c’abbiano le Volute, non solo nella fronte, ma ancora in quella parte, che facendosi il capitello, come si suol fare, sarebbe il fianco: onde vengono ad avere la fronte da due bande e si dimandano Capitelli angolari, i quali come si facciano, dimostrerò nel mio libro dei Tempj.
A Abaco. B Canale, ovvero incavo della Voluta. C Ovolo. D Tondino sotto l’Ovolo. E Cimbia. F Vivo della colonna. G Linea detta Catheto.
Nella pianta del Capitello sono i detti membri contrassegnati con l’istesse lettere.
S L’occhio della Voluta in forma grande.
Membri della Base secondo Vitruvio.
K Vivo della Colonna. L Cimbia. M Bastone. N Cavetto primo. O Tondini. P Cavetto secondo. Q Orlo. R Sporto.
L'Ar-