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CAPITOLO XV.

Del ponte di Vicenza che è sopra il Rerone.


L’altro Ponte Antico, che, come ho detto, è in Vicenza sopra il Rerone; si chiama volgarmente il ponte delle Beccarie, perchè egli è appresso il Macello maggiore della Città. E’ questo ponte tutto intiero ed è poco differente da quel, ch’è sopra il Bacchiglione; perciocchè ancor egli è diviso in tre archi e ha l’arco di mezzo maggior degli altri due. Sono tutti questi archi di porzione di cerchio minore del mezzo circolo e non hanno lavoro alcuno: i piccioli hanno di frezza il terzo della loro larghezza: quel di mezzo è un poco meno. I pilastri sono grossi per la quinta parte del diametro degli archi minori: e hanno nell’estremità loro, sotto l’imposta degli archi, le pietre, che sportano in fuori per le cagioni sopra dette. Sono l’uno è l’altro di questi ponti fatti di pietra da Costoza, la quale è pietra tenera e si taglia con la sega come si fa il legno. Dell’istesse proporzioni di questi due di Vicenza ve nè sono quattro in Padova, tre de quali hanno tre archi solamente; e sono, il Ponte Altinà, quello di San Lorenzo e quel ch’è detto Ponte Corvo: ed uno ne ha cinque ed è quel ch’è detto Ponte Molino: in tutti questi ponti si vede esser stata usata una somma diligenza nel commettere insieme le pietre, il che (come altre volte ho avvertito) si ricerca sommamente in tutte le fabbriche.