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e discoprire molto paese; si alleggerisse gran parte della fatica e trova l’animo nostro (avendo noi avanti gli occhi sempre novo aspetto di paese) molta sodisfatzione e diletto. Et nelle Città rende bellissima vista una strada diritta, ampia e polita, dall’una e l’altra parte della quale siano magnifiche fabbriche, fatte con quelli ornamenti, che sono stati ricordati ne’ passati libri. Et si come nelle Città si aggiogne bellezza alle vie con le belle fabbriche; così di fuori si accresce ornamento a quelle con gli arbori, i quali essendo piantati dall’una e dall’altra parte loro, con la uerdura allegrano gli animi nostri e con l’ombra ne fanno comodo grandissimo. Di questa sorte vie fuori della Città ne sono molte su’l Vicentino e tra l’altre sono celebri quelle, che son a Cicogna Villa del Signor conte Odoardo Thiene; e a Quinto Villa del signor Conte Ottavio dell’istessa famiglia, le quali ordinate da me sono state poi abbellite, ed ornate dalla diligenza, ed industria de’ detti Gentiluomini. Queste così fatte vie apportano grandissimo utile, perciocchè per la loro drittezza e per essere alquanti eminenti dal rimanente de’ campi, parlando di quelle, che sono fuori della Città, a tempo di guerra, si possono, come ho detto; scoprir gli inimici molto da longi e così pigliar quella risoluzione che al Capitano parrà migliore; oltre che in altri tempi, per i negocj, che son soliti occorrere a gli uomini per la loro breuità e comodità potranno far infiniti beneficj. Ma perchè le strade, o sono dentro della Città, o fuori. Dirò prima particolarmente le qualità, che devono avere quelle della Città, poi come si devono far quelle di fuori. E conciosiache altre siano, che si chiamano militari, le quali passano per mezzo le Città e conducono da una Città ad un’altra e servono ad universale uso de’ uiandanti; e sono quelle, per le quali uanno gli eserciti e si conducono i carriaggi: ed altre non militari; le quali dalle militari partendosi, ovvero conducono ad un’altra via militare, ovvero sono fatte per uso e comodo particolar di qualche Villa; tratterò ne’ seguenti capitoli delle militari solamente, lasciando da parte le non militari: perchè queste si devono regolar secondo quelle; e quanto saran loro più simili, tanto saranno più commendabili.

CAPITOLO II.

DEL COMPARTIMENTO DELLE VIE, dentro delle città.

NEL compartir le vie dentro la Città si deve aver riguardo alla temperie dell’Aere, ed alla Regione del Cielo, sotto la quale saranno situate le Città. perciocchè in quelle di Aria frigida, o temperata, si deuranno far le strade ampie e larghe, conciosiache dalla loro larghezza ne sia per riuscir la città più sana, più comoda e più bella: essendo che quanto meno sottile e quanto più aperto vien l’Aere; tanto meno offende la testa; per il che quanto più sarà la città in luogo frigido e di aria sottile e si faranno in quella gli edifizj molto alti, tanto più si dovranno far le strade larghe, acciocchè possano essere uisitate dal sole in ciascuna lor parte. Quanto alla comodità non è dubbio, che potendosi nelle larghe molto meglio che nelle strette darsi luogo gli uomini, i giumenti, ed i carri, non siano quelle molto più comode di queste: ed è etiandio manifesto, che per abbondar nelle larghe maggior lume e per esser ancora l’una banda dall’