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L’invenzione quì posta fu fatta al Conte Giacomo Angarano per un suo sito pur nella detta Città. Le colonne della facciata sono di ordine Composito. Le stanze accanto l’entrata sono lunghe un quadro e due terzi: appresso vi è un camerino e sopra quello un mezzato. Si passa poi in una corte circondata da portici: le colonne sono lunghe piedi trentasei e hanno dietro alcuni pilastri da Vitruvio detti Parastatice, che sostentano il pavimento della seconda loggia: sopra la quale ve n’è un’altra discoperta al pari del piano dell’ultimo solaro della casa e ha i poggiuoli intorno. Più oltre si ritrova un’altra corte circondata similmente da portici: il primo ordine delle colonne è Dorico, il secondo Jonico; ed in questa si ritrovano le Scale. Nella parte opposta alle Scale vi sono le stalle e vi si potrebbono fare le cucine, ed i luoghi per seruitori. Quanto alla parte di sopra; la Sala sarebbe senza colonne, ed il suo solaro giugnerebbe fin sotto il tetto: le stanze sarebbono tanto alte quanto larghe e vi sarebbono camerini e mezzati come nella parte di sotto. sopra le colonne della facciata si potrebbe fare un poggiuolo: il quale in molte occasioni tornerebbe comodissimo.