Pagina:I quattro libri dell'architettura.djvu/145


39


Feci al Conte Montano Barbarano per un suo sito in Vicenza la presente invenzione, nella quale per cagion del sito non servai l’ordine di una parte, anco nell’altra. Ora questo Gentiluomo ha comprato il sito vicino; onde si serva l’istesso ordine in tutte due le parti; e si come da una parte vi sono le stalle e luoghi per servitori (come si vede nel disegno) così dall’altra vi vanno stanze che serviranno per cucina e luoghi da donne e per altre comodità. Si ha già cominciato a fabbricare e si fa la facciata secondo il disegno che segue in forma grande. Non ho posto ancora il disegno della pianta, secondo ch’è stato ultimamente concluso e secondo che sono omai state gettate le fondamenta, per non avere potuto farlo intagliare a tempo, che si potesse stampare. L’entrata di questa invenzione ha alcune colonne, che sostengono il volto per le cagioni già dette. Dalla destra e dalla sinistra parte vi sono due stanze lunghe un quadro e mezzo, ed appresso due altre quadre, ed oltre queste due camerini. Rincontro all’entrata vi è un’andito, dal quale si entra in una loggia sopra la corte. Ha questo andito un camerino per banda e sopra mezzati, a’ quali serve la scala maggiore e principale della casa. Di tutti questi luoghi sono i volti alti piedi ventiuno e mezzo. La Sala di sopra e tutte l’altre stanze sono in solaro i camerini soli hanno i volti alti al paro dei solari delle stanze. Le colonne della facciata hanno sotto i piedistalli e tolgono suso un poggiuolo: nel quale si entra per la soffitta; non si fa la facciata a questo modo (come ho detto) ma secondo il disegno, che segue in forma grande.