Fra molti onorati Gentiluomini Vicentini si ritrova Monsignor Paolo Almerico uomo di Chiesa e che fu referendario di due sommi Pontefici Pio IV e V., e che per il suo valore meritò di esser fatto Cittadino Romano con tutta casa sua. Questo Gentiluomo dopo l’aver vagato molti anni per desiderio di onore; finalmente morti tutti i suoi; venne a ripatriare; e per suo diporto si ridusse ad un suo suburbano in monte, lungi dalla Città meno di un quarto di miglio: ove ha fabbricato secondo l’invenzione, che segue: la quale non mi è parso mettere tra le fabbriche di Villa per la vicinanza ch’ella ha con la Città, onde si può dire che sia nella città stessa. Il sito è degli ameni e dilettevoli che si possano ritrovare: perchè è sopra un monticello di ascesa facilissima ed è da una parte bagnato dal Bacchiglione fiume navigabile, e dall’altra è circondato da altri amenissimi colli, che rendono l’aspetto di un molto grande Teatro e sono tutti coltivati, ed abbondanti di frutti eccellentissimi e di buonissime viti: onde perchè gode da ogni parte di bellissime viste delle quali alcune sono terminate, alcune più lontane, ed altre, che terminano con l’orizonte, vi sono state fatte le logge in tutte quattro le faccie, sotto il piano delle quali e della sala sono le stanze per la comodità, ed uso della famiglia. La sala è nel mezzo ed è rotonda e piglia il lume di sopra. I camerini sono ammezzati. Sopra le stanze grandi, le quali hanno i volti alti secondo il primo modo, intorno la sala vi è un luogo da passeggiare di larghezza di quindici piedi e mezzo. Nell’estremità dei piedistalli, che fanno poggio alle scale delle logge; vi sono statue di mano di Messer Lorenzo Vicentino Scultore molto eccellente.