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CAPITOLO XXXV. 681


“Ma,” domandò il frate, “hai qualche indizio dove sia stata messa, quando ci sia venuta?”

“Niente, caro padre; niente se non che è qui, se pur la c’è, che Dio voglia!”

“Oh poverino! ma che ricerche hai tu finora fatte qui?”

“Ho girato e rigirato; ma, tra l’altre cose, non ho mai visto quasi altro che uomini. Ho ben pensato che le donne devono essere in un luogo a parte, ma non ci sono mai potuto arrivare: se è così, ora lei me l’insegnerà.”

“Non sai, figliuolo, che è proibito d’entrarci agli uomini che non abbiano qualche incombenza?”

“Ebbene, cosa mi può accadere?”

“La regola è giusta e santa, figliuolo caro; e se la quantità e la gravezza de’ guai non lascia che si possa farla osservar con tutto il rigore, è una ragione questa perchè un galantuomo la trasgredisca?”

“Ma, padre Cristoforo!” disse Renzo: “Lucia doveva esser mia moglie; lei sa come siamo stati separati; son venti mesi che patisco, e ho pazienza; son venuto fin qui, a rischio di tante cose, l’una peggio dell’altra, e ora...”

“Non so cosa dire,” riprese il frate, rispondendo piuttosto a’ suoi pensieri che alle parole del giovine: “tu vai con buona intenzione; e piacesse a Dio che tutti quelli che hanno libero l’accesso in quel luogo, ci si comportassero come posso fidarmi che farai tu. Dio, il quale certamente benedice questa tua perseveranza d’affetto, questa tua fedeltà in volere e in cercare colei ch’Egli t’aveva data; Dio, che è più rigoroso degli uomini, ma più indulgente, non vorrà guardare a quel che ci possa essere d’irregolare in codesto tuo modo di cercarla. Ricordati solo, che, della tua condotta in quel luogo, avremo a render conto tutt’e due; agli uomini facilmente no, ma a Dio senza dubbio. Vien qui.” In così dire, s’alzò, e nel medesimo tempo anche Renzo; il quale, non lasciando di dar retta alle sue parole, s’era intanto consigliato tra sè di non parlare, come s’era proposto prima, di quella tal promessa di Lucia. — Se sente anche questo, — aveva pensato, — mi fa dell’altre difficoltà sicuro. O la trovo; e saremo sempre a tempo a discorrerne; o... e allora! che serve? —

Tiratolo sull’uscio della capanna, ch’era a settentrione, il frate riprese: “Senti; il nostro padre Felice, che è il presidente qui del lazzeretto, conduce oggi a far la quarantina altrove i pochi guariti che

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