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CAPITOLO III.



LL




ucia entrò nella stanza terrena, mentre Renzo stava angosciosamente informando Agnese, la quale angosciosamente lo ascoltava. Tutt’e due si volsero a chi ne sapeva più di loro, e da cui aspettavano uno schiarimento, il quale non poteva essere che doloroso: tutt’e due, lasciando travedere, in mezzo al dolore, e con l’amore diverso che ognun d’essi portava a Lucia, un cruccio pur diverso perché avesse taciuto loro qualche cosa, e una tal cosa. Agnese, benché ansiosa di sentir parlare la figlia, non poté tenersi di non farle un rimprovero. “A tua madre non dir niente d’una cosa simile!”

“Ora vi dirò tutto,” rispose Lucia, asciugandosi gli occhi col grembiule.

“Parla, parla! — Parlate, parlate!” gridarono a un tratto la madre e lo sposo.