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capitolo xxv. | 479 |
segreto che le donne avesser potuto cicalare, e dovesse toccargli a render conto del matrimonio.
Quand’ecco si vede spuntare il cardinale, o per dir meglio, la turba in mezzo a cui si trovava nella sua lettiga, col suo seguito d’intorno; perchè di tutto questo non si vedeva altro che un indizio in aria, al di sopra di tutte le teste, un pezzo della croce portata dal cappellano che cavalcava una mula. La gente che andava con don Abbondio, s’affrettò alla rinfusa, a raggiunger quell’altra: e lui, dopo aver detto, tre e quattro volte: “adagio; in fila; cosa fate?” si voltò
indispettito; e seguitando a borbottare: “è una babilonia, è una babilonia,” entrò in chiesa, intanto ch’era vôta; e stette lì ad aspettare.
Il cardinale veniva avanti, dando benedizioni con la mano, e rice-