Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
120 | I PROMESSI SPOSI |
sarebbe pesato ancor più, una penitenza, che gl’impedisse, il giorno dopo, di trovarsi pronto e spedito a ciò che potesse richiedere il bisogno de’ suoi protetti.
“ Avete sentito cos’ha detto d’un non so che.... d’un filo che ha, per aiutarci? ” disse Lucia. “ Convien fidarsi a lui; è un uomo che, quando promette dieci..... ”
“ Se non c’è altro....! ” interruppe Agnese. “ Avrebbe dovuto parlar più chiaro, o chiamar me da una parte, e dirmi cosa sia questo... ”
“ Chiacchiere! la finirò io: io la finirò! ” interruppe Renzo, questa volta, andando in su e in giù per la stanza, e con una voce, con un viso, da non lasciar dubbio sul senso di quelle parole.
“ Oh Renzo! ” esclamò Lucia.
“ Cosa volete dire? ” esclamò Agnese.
“ Che bisogno c’è di dire? La finirò io. Abbia pur cento, mille diavoli nell’anima, finalmente è di carne e ossa anche lui.... ”
“ No, no, per amor del cielo....! ” cominciò Lucia; ma il pianto le troncò la voce.
“ Non son discorsi da farsi, neppur per burla, ” disse Agnese.
“ Per burla? ” gridò Renzo, fermandosi ritto in faccia ad Agnese seduta, e piantandole in faccia due occhi stralunati. “ Per burla! vedrete se sarà burla. ”
“ Oh Renzo! ” disse Lucia, a stento, tra i singhiozzi: “ non v’ho mai visto così. ”
“ Non dite queste cose, per amor del cielo, ” riprese ancora in fretta Agnese, abbassando la voce. “ Non vi ricordate quante braccia ha al suo comando colui? E quand’anche..... Dio liberi!... contro i poveri c’è sempre giustizia. ”
“ La farò io, la giustizia, io! È ormai tempo. La cosa non è facile: lo so anch’io. Si guarda bene, il cane assassino: sa come sta; ma non importa. Risoluzione e pazienza.... e il momento arriva. Sì, la farò io, la giustizia: lo libererò io, il paese: quanta gente mi benedirà....! e poi in tre salti....! ”
L’orrore che Lucia sentì di queste più chiare parole, le sospese il pianto, e le diede forza di parlare. Levando dalle palme il viso lagrimoso, disse a Renzo, con voce accorata, ma risoluta: “ non v’importa più dunque d’avermi per moglie. Io m’era promessa a un giovine che aveva il timor di Dio; ma un uomo che avesse.... Fosse al sicuro d’ogni giustizia e d’ogni vendetta, foss’anche il figlio del re.... ”