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capitolo v. 99

“Viva mill’anni!” risposer tutti.

“Servite il padre,” disse don Rodrigo.

“Mi perdoni;” rispose il padre: “ma ho già fatto un disordine, e non potrei....”

“Come!” disse don Rodrigo: “si tratta d’un brindisi al conte duca. Vuol dunque far credere ch’ella tenga dai navarrini?”

Così si chiamavano allora, per ischerno, i Francesi, dai principi di Navarra, che avevan cominciato, con Enrico IV, a regnar sopra di loro.

A tale scongiuro, convenne bere. Tutti i commensali proruppero in esclamazioni, e in elogi del vino; fuor che il dottore, il quale, col capo alzato, con gli occhi fissi, con le labbra strette, esprimeva molto più che non avrebbe potuto far con parole.

“Che ne dite eh, dottore?” domandò don Rodrigo.

Tirato fuor del bicchiere un naso più vermiglio e più lucente di quello, il dottore rispose, battendo con enfasi ogni sillaba: “dico, proferisco, e sentenzio che questo è l’Olivares de’ vini: censui, et in eam ivi sententiam, che un liquor simile non si trova in tutti i ventidue regni del re nostro signore, che Dio guardi: dichiaro e definisco che i pranzi dell’illustrissimo signor don Rodrigo vincono le cene d’Eliogabalo; e che la carestia è bandita e confinata in perpetuo da questo palazzo, dove siede e regna la splendidezza.”

“Ben detto! ben definito!” gridarono, a una voce, i commensali: ma quella parola, carestia, che il dottore aveva buttata fuori a caso, rivolse in un punto tutte le menti a quel tristo soggetto; e tutti parlarono della carestia. Qui andavan tutti d’accordo, almeno nel principale; ma il fracasso era forse più grande che se ci fosse stato disparere. Parlavan tutti insieme. “Non c’è carestia,” diceva uno: “sono gl’incettatori....”

“E i fornai,” diceva un altro: “che nascondono il grano. Impiccarli.”

“Appunto; impiccarli, senza misericordia.”

“De’ buoni processi,” gridava il podestà.

“Che processi?” gridava più forte il conte Attilio: “giustizia sommaria. Pigliarne tre o quattro o cinque o sei, di quelli che, per voce pubblica, son conosciuti come i più ricchi e i più cani, e impiccarli.”

“Esempi! esempi! senza esempi non si fa nulla.”

“Impiccarli! impiccarli!; e salterà fuori grano da tutte le parti.”

Chi, passando per una fiera, s’è trovato a goder l’armonia che fa