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rinaioli, come già avevano fatto in quell’altra fattizia e passeggiera abbondanza procurata dalla prima tariffa di Antonio Ferrer; chi aveva qualche po’ di quattrini d’avanzo, gl’investiva in pane e in farine; facevan magazzino delle casse, de’ botticelli, de’ laveggi. Così, gareggiando a godere del vantaggio presente, ne rendevano, non dico impossibile la lunga durata, che già lo era per sè, ma sempre più difficile anche la continuazione momentanea. Ed ecco che, ai 15 di novembre, Antonio Ferrer, De orden de Su Excelencia, diè fuori una grida, colla quale, a chiunque avesse grani o farine in casa, veniva inibito di comperar degli uni, nè dell’altre, punto nè poco, e ad ogni altro di comperar pane, per più che il bisogno di due giorni, sotto pene pecuniarie e corporali, all’arbitrio di Sua Eccellenza; intimazione agli anziani (una specie di sergenti publici), insinuazione ad ogni persona, di denunziare i trasgressori; ordine ai giudici, di far ricerche nelle case che potessero venir loro indicate; insieme però, nuovo comandamento ai fornai di tener le botteghe ben fornite di pane, sotto pena, in caso di mancamento, di cinque anni di galera, et maggiore, all’arbitrio di S. E. Chi sa immaginarsi una grida tale eseguita, dee avere