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lasciando scritto quel che è scritto, per non perdere la nostra fatica, ometteremo il rimanente, per rimetterci nel cammino della storia: tanto più che ne abbiamo un buon tratto da percorrere, senza incontrare alcuno dei nostri personaggi, e un più lungo ancora, prima di trovar quelli ai di cui successi certamente il lettore s’interessa di più, se a qualche cosa s’interessa in tutto questo.

Fino all’autunno del seguente anno 1629, rimasero essi tutti quanti, qual di grado, quale per forza, nello stato a un di presso in cui gli abbiamo lasciati, senza che ad alcuno accadesse, nè che alcun altro potesse far cosa degna d’essere riferita. Venne quell’autunno, in cui Agnese e Lucia avevan fatto conto di ritrovarsi insieme; ma un grande avvenimento publico fe’ tornar fallito quel conto: e fu questo certamente uno de’ suoi più piccioli effetti. Seguirono poi altri grandi avvenimenti, che però non apportarono cangiamento notabile nella sorte dei nostri personaggi. Finalmente nuovi casi, più generali, più forti, più estremi, arrivarono anche fino a loro, fino agli infimi di loro, secondo la scala del mondo: come un turbine vasto, incalzante, vagabondo, sradicando alberi, arruffando tetti, strappando comignoli di torri, e sbattendone qua