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fare a Lui. La domanderò sempre sempre alla Madonna questa grazia. Se avessi qualche altra cosa da offerirle, lo farei; ma è tanto misericordiosa, che me la otterrà in dono.”

Con queste ed altre simili, e più volte ripetute parole di lamento e di conforto, di repetìo, e di rassegnazione, di domanda, e di assicurazione del segreto, e con molte lagrime, dopo lunghi e rinnovati abbracciamenti, le donne si separarono, promettendosi a vicenda di rivedersi all’autunno vegnente, il più tardi; come se l’attenere stesse in loro, e come pure si fa sempre in simiglianti casi.

Intanto cominciò a passar molto tempo, senza che Agnese potesse risaper nulla di Renzo. Lettere nè imbasciate da parte di lui, non ne veniva: di tutti quelli del paese, o del contorno, ch’ella ne potè domandare, nessuno ne sapeva punto più di lei.

Nè era essa la sola che facesse invano una tale ricerca: il cardinal Federigo, che non aveva detto per cerimonia alle povere donne, di voler pigliare informazioni del pover’uomo, aveva in fatti scritto tosto, per averne. Tornato poi dalla visita a Milano, aveva ricevuta risposta, in cui gli si diceva, non potersi trovar ricapito dell’indicato soggetto; che