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sempre voluto bene, e non ciarlerà attorno: fategli scrivere da lui la cosa com’è, dove mi son trovata, come ho patito, e che Dio ha voluto così, e che metta il cuore in pace, e ch’io non posso mai mai esser di nessuno. E fargli capir la cosa con buona grazia, spiegargli che ho promesso, che ho proprio fatto voto.... Quando saprà che ho promesso alla Madonna..... è sempre stato dabbene.... E voi, la prima volta che avrete sue nuove, fatemi scrivere, fatemi sapere che è sano; e poi.... non mi fate più saper niente.”

Agnese, tutta intenerita, assicurò la figlia che ogni cosa si farebbe come ella desiderava.

“Vorrei dirvi un’altra cosa,” ripigliò questa: “quel poveretto, se non avesse avuta la disgrazia di pensare a me, non gli sarebbe accaduto quel che gli è accaduto. È attorno pel mondo: gli hanno rotto il suo avviamento, gli hanno portato via la sua roba, quei risparmii che aveva fatti, poveretto, sapete perchè...... E noi abbiamo tanti danari! Oh mamma!, giacchè il Signore ci ha mandato tanto bene, e quel poveretto, è proprio vero che lo risguardavate come vostro.... si come un figliuolo, oh! fate metà per uno; chè, sicuro, Iddio non ci man-