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possa essere accidente. Peggio che peggio. Ci dicono questi signori dottori che si comunica da un corpo all’altro; chè questo è il loro achille, questo il pretesto per fare tanti ordini senza costrutto. Ora, supponendolo accidente, verrebbe ad essere accidente trasportato, due parole che fanno alle pugna; non ci essendo in tutta la filosofia cosa più chiara, più liquida di questa: che un accidente non può passare da un a soggetto all’altro. Che se, per evitar questa Scilla, si riducono a dire che sia accidente prodotto, fuggon da Scilla e danno in Cariddi: perchè, se è prodotto, dunque non si comunica, non si propaga, come vanno blaterando. Posti questi principii, che serve venirci tanto a parlare di vibici, di esantemi, di antraci....?”

“Tutte corbellerie,” scappò su una volta un tale.

“No, no,” riprese don Ferrante: “non dico questo io: la scienza è scienza; solo bisogna saperla adoperare. Vibici, esantemi, antraci, parotidi, buboni violacei, furoncoli nigricanti, sono tutte parole rispettabili, che hanno il loro bell’e buon significato; ma dico che non fanno niente alla quistione. Chi nega che ci possa esse-