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accusata; e la sua vita attuale era un supplizio volontario tale, che nessuno, a meno di torgliela, non avrebbe potuto trovarne un più severo. Chi volesse conoscere più per minuto questa trista storia, la troverà nel libro e al luogo che abbiam citato altrove, a proposito della stessa persona1.

L’altra cosa è che Lucia, inchiedendosi del padre Cristoforo a tutti i cappuccini che potè vedere nel lazzeretto, intese quivi, con più dolore che stupore, com’egli era morto della peste.

Finalmente: prima di partire, ella avrebbe anche desiderato di saper qualche cosa de’ suoi antichi padroni, e di fare, com’ella diceva, un atto di dovere, se alcuno ne rimaneva. La vedova l’accompagnò alla casa, dove seppero che l’uno e l’altra erano andati fra que’ più. Di donna Prassede, quando si dice ch’ella era morta, è detto tutto; ma per don Ferrante, trattandosi ch’egli era stato dotto, l’anonimo ha stimato che portasse il pregio di stendersi un po’ più; e noi, a nostro rischio, trascriveremo a un di presso quello ch’egli ne lasciò scritto.

Dice adunque. che, al primo parlar che si

  1. Ripam. Hist. Pat., Dec. V, Lib. VI, Cap. III.