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Se i rimasti vivi erano l’uno all’altro come risuscitati, egli, per quei del suo paese, lo era come a dire due volte; ognuno gli faceva accoglienze e congratulazioni, ognuno voleva sentir da lui la sua storia. Direte forse: come andava ella col bando? L’andava benone: egli non ci pensava quasi più, supponendo che quelli i quali avrebbero potuto eseguirlo non ci pensassero più nè anche loro: nè s’ingannava. E questo non nasceva solo dalla peste che aveva fatto monte di tante cose; ma era, come si è potuto vedere anche in più d’un luogo questa storia, cosa comune a quei tempi, che gli ordini, tanto generali quanto speciali, contro le persone, se non v’era qualche animosità privata e potente che li tenesse vivi e li facesse valere, rimanevano sovente senza effetto, quando non lo avessero avuto in sul primo momento; come palle di moschetto, che, se non fanno colpo, restano in terra, dove non danno fastidio a nessuno. Conseguenza necessaria della grande facilità con cui li gettavano quegli ordini, a dritto e a traverso. L’attività dell’uomo è limitata; e tutto il di più che v’era nell’ordinare, doveva tornare a tanto meno nell’eseguire. Quel che va nelle maniche non può andar ne’ gheroni.